Documento creato da Alberto Bellina
Indice
Premessa
Sono un novizio di astronomia ed avvicinandomi a questa scienza ho
sentito la necessita' di organizzare le conoscenze che ho accumulato.
Molte delle informazioni presenti in questo file sono prese da Internet,
in special modo le figure (erano gia' fatte !!!).
Telescopi
Il telescopio e' lo strumento principale per l'osservazione astronomica.
Esistono telescopi di diversi tipi e dimensioni, adatti alle varie necessita'
degli astonomi dal dilettante al professionista.
Ma indipendentemente dallo schema ottico, occorre definire brevemente
le caratteristiche comuni a tutti gli strumenti astronomici.
La caratteristica più importante di un telescopio e' il diametro
dell'obiettivo o apertura, sia esso lente o specchio; quanto più
grande e' il diametro dell'obiettivo, tanto maggiore sara' la
luminosita' del telescopio, la sua capacita' di vedere i dettagli
delle immagini (il potere risolutivo), il potere di ingrandimento.
Un'altra caratteristica - meno importante - dei telescopi e' la lunghezza
focale dell'obiettivo, che influenza il potere d'ingrandimento e la luminosita'
del sistema nelle applicazioni fotografiche, oltre che la lunghezza fisica
del tubo ottico (ma non in tutti i casi).
L'ingrandimento di un telescopio e' la sua apparente capacita'
di "avvicinare" gli oggetti osservati; la sua importanza viene
in genere enormemente sopravvalutata dai profani e dai principianti.
In realta' l'ingrandimento ha un'importanza secondaria nella valutazione
delle prestazioni di uno strumento, e va sottolineato che esso può
essere facilmente variato intercambiando gli oculari, sostituibili a piacere
su qualsiasi telescopio.
Il massimo ingrandimento "pratico" di un telescopio dipende dal
diametro dell'obiettivo, ed e' all'incirca pari al doppio del diametro
(espresso in mm) per i riflettori, e di 2,5-3 volte il diametro per i rifrattori.
Il potere risolutivo e' la capacita' di un obiettivo di rivelare
come distinti i particolari dell'immagine.
Esso dipende strettamente dal diametro dell'obiettivo e pertanto uno strumento,
poniamo da 100mm di diametro, mostrera' più dettagli rispetto
ad uno strumento da 60mm.
Si calcola con la formula di Dawes.
Tornando agli schemi ottici esaminati in precedenza, ciascuno di essi
e' stato sviluppato e perfezionato per offrire immagini le più
nitide, contrastate e luminose possibile.
Ciascuno di essi però rappresenta una delle possibili "ricette"
per la correzione dei difetti ottici, o aberrazioni che inevitabilmente
affliggono i sistemi ottici.
Quattro telescopi di identico diametro, focale e qualita' ottica,
ma dei quattro tipi ottici descritti, utilizzati in identiche condizioni
per osservare, poniamo, la Luna, genereranno immagini certamente simili,
ma non uguali.
Le differenze saranno valutabili solo con una certa attenzione, ma risulteranno
alla fine evidenti.
Il rifrattore fornira' immagini più nitide e contrastate, il
riflettore Newtoniano immagini più luminose, mentre lo Schmidt-Cassegrain
ed il Maksutov-Cassegrain forniranno immagini leggermente meno contrastate
che negli altri due telescopi.
Analizzando però i telescopi sotto altri punti di vista, risulta
immediatamente chiaro che:
Tipi
I telescopi amatoriali sono raggruppabili in 4 categorie, che corrispondono
a diversi schemi costruttivi:
Ognuno di questi tipi ha pregi e difetti rispetto agli altri.
Di seguito ne sono evidenziate le caratteristiche fondamentali.
Telescopio Rifrattore

Nel rifrattore acromatico (e apocromatico) l'obiettivo e'
composto da 2-3 lenti di vetro differente per correggere gli effetti
dell'aberrazione cromatica.
E' il tipo che la media delle persone indentifica con la parola Telescopio,
cioa' un lungo tubo dove la luce passa diritta dalla lente dell'obiettivo frontale
all'oculare all'altro lato del tubo.
I rifrattori forniscono immagini nitidissime, ricche di dettagli e
contrastate, e sono raccomandabili a chi ama le osservazioni di luna, sole,
pianeti, stelle doppie; in compenso, ad eccezione dei modelli più
piccoli (fino ad 80mm di diametro), sono molto costosi in relazione all'apertura,
sono lunghi e perciò inadatti ad essere trasportati (sono adatti
a chi possiede un posto fisso dove lasciarli montati) e vengono prodotti
industrialmente solo fino 150mm di diametro, apertura "media"
nell'utilizzo astronomico amatoriale. Sono in genere inadatti (ad eccezione
dei modelli apocromatici) per osservare e fotografare oggetti del profondo
cielo.
Vantaggi
- Facile da usare per la semplicita' costruttiva
- Poca o nessuna manutenzione
- Eccellente per la Luna, Pianeti e stelle binarie, specialmente nelle
larghe aperture
- Buono per visioni terrestri a lunga distanza
- Immagini con alto contrasto
Svantaggi
- Piu' ingombrante (peso, lunghezza) al crescere dell' apertura
rispetto ad altri tipi
- Piu' costoso al crescere dell' apertura rispetto ad altri tipi
- Meno adatto per la visione di oggetti deboli e lontani come
galassie distanti o nebulose
Telescopio Riflettore di Newton

Il riflettore di newton e' composto da uno specchio primario
concavo parabolico che riceve e mette a fuoco la luce in ingresso
su un piccolo specchio secondario piano (diagonale) che riflette l'immagine
su una apertura laterale del tubo dentro l'obiettivo.
I riflettori Newtoniani sono ottimi telescopi per uso "universale",
forniscono immagini luminose e di buona qualita' di Luna e pianeti,
stelle ed ammassi stellari, nebulose e galassie; esistono in commercio
in diametri anche enormi (fino ad oltre 60 cm!) a prezzi accessibili, sono
adatti all'uso fotografico più avanzato. Sono mediamente ingombranti
ma sono ancora da ritenere trasportabili.
Vantaggi
- Costo per inch di apertura minore degli altri tipi
- Ragionevolmente compatto e portabile fino a lunghezza focali di 1000mm
- Eccellente per deboli oggetti dovuto alla velocita' focale (f/4...f/8)
- Ragionevolmente buono per la Luna ed i Pianeti
-
Svantaggi
- Gli agenti atmosferici possono danneggiare il rivestimento degli
specchi diminuendo il rendimento dello strumento
- Nelle apertura larghe (piu' di 8 pollici) sono pesanti e diventano
costosi
- Piu' fragile che altri tipi e richiede maggior manuntezione
- Generalmente non adatti per applicazioni terrestri
-
Telescopio Schmidt-Cassegrain

Il telescopio Schmidt-Cassegrain e' composto da uno
specchio primario concavo sferico, da uno specchio secondario convesso sferico
e da una sottile lente dotata di potere convergente al centro e divergente
ai bordi (superficie di Schmidt) che ha lo scopo di correggere le aberrazioni
ottiche del sistema.
L'immagine si forma nella parte posteriore del tubo, dietro un foro praticato
al centro dello specchio principale.
I telescopi Cassegrain, siano essi della variante di Schmidt o di Maksutov,
sono stati progettati come strumenti "da trasporto", ed offrono
obiettivi di grande diametro con lunga focale ed ingombro e peso ridottissimi
(vedi schema a pag.2). L'uso di questi telescopi e', analogamente
ai newtoniani, universale, ma la loro chiara vocazione alla trasportabilita'
ne ha fatto un best-seller tra tutte le categorie di astrofili, che devono
sempre più spesso fuggire dalle citta' per trovare il cielo
buio necessario a certi tipi di osservazioni. Questi telescopi sono in
genere accompagnati da una notevole varieta' di accessori visuali
e soprattutto fotografici che consentono una pratica piuttosto facilitata
di tutte le tecniche classiche della fotografia astronomica.
Vantaggi
- Miglior telescopio per usi generali. Combina i vantaggi dei precedenti
tipi e ne elimina gli svantaggi
- Eccellente per oggetti lontani
- Molto buono osservazione o fotografia di Luna, Pianeti e stelle binarie
- Eccellente per osservazioni o fotografie terrestri
- Facile da usare
- Durate e virtualmente libero da manutenzione
- E' il tipo di telescopio piu' versatile
- Piu' accessori disponibili
- Miglior capacita' di fuoco ravvicinato
- Compatto e portabile
- Apertura focale attorno a f/10
- Larghe aperture a costo ragionevole e minore che equivalenti rifrattori
Svantaggi
- Piu' costoso del Newtoniano a parita' di apertura
- Debole perdita di luce dovuta alla ostruzione causata dallo specchio
secondario rispetto ai refrattori
-
Telescopio Maksutov-Cassegrain

Nel telescopio Maksutov-Cassegrain, molto simile allo Schmidt-Cassegrain,
le aberrazioni ottiche dei due specchi sferici vengono corrette introducendo
una grossa lente anteriore a menisco, anch'essa sferica.
Vantaggi
Svantaggi
Scelta
Non esiste ovviamente una scelta ottimale per tutte le esigenze e
tutte le situazioni, neppure tra rifrattore e riflettore.
La scelta di un telescopio e' relativa ad alcuni parametri, di cui i
principali sono:
Sito di Utilizzo
Innanzitutto e' da considerare il sito dove lo strumento verra' maggiormente
usato.
Nella maggior parte dei casi l'ubicazione e' in vicinanza o all'interno di un
centro urbano dove l'inquinamento luminoso rende difficilmente osservabili
deboli oggetti diffusi, mentre l'osservazione degli astri piu' brillanti come
i pianeti e la Luna non risentono delle condizioni ambientali delle citta'.
Viceversa, si verifica spesso che localita' situate in zone montane, con basso
inquinamento luminoso, siano spesso sedi dove la turbolenza atmosferica nuoce
all'osservazione di dettagli planetari mentre risulta vantaggiosa quella di
oggetti deboli oggetti diffusi.
Postazione
Bisogna inoltre distinguere se il telescopio puo' esser dotato di una
postazione fissa o se e' progettato per un poter essere facilmente trasportato
in siti diversi.
Nella prima ipotesi di un uso principalmente urbano in sito di alto
inquinamento luminoso, e quindi di uno strumento mirato per l'osservazione di
dettagli in oggetti relativamente brillanti, lo strumento da preferire e'
tendenzialmente un rifrattore. Per piccoli diametri (6-12 cm) infatti, la
mancanza di ostruzione da parte dello specchietto secondario dei riflettori
(sia Newton che Cassegrain) che della crociera di supporto, permettono di
ottenere un'immagine di diffrazione piu' nitida che si traduce in una miglior
visione (in pratica contrasto piu' elevato a parita' di diametro
rifrattore/riflettore) dei dettagli planetari ed una migliore capacita' di
risolvere stelle doppie strette.
Altri vantaggi del rifrattore sono quelli avere un tubo chiuso (con minor
turbolenza interna) e di essere poco sensibili all'accuratezza della
collimazione delle ottiche, spesso elemento critico nei riflettori di piccolo
rapporto di apertura (rapporto focale/diametro).
Questo spiega perche' un rifrattore anche se di dimensioni sensibilmente
inferiori al riflettore puo' avere prestazioni superiori nell'osservazione
visuale di pianeti.
Si tenga anche conto della maggior trasportabilita' del rifrattore.
Il rifrattore inoltre, per via del tubo chiuso e dell'osservazione effettuata
dalla parte posteriore del tubo, e' senz'altro piu' adatto per le osservazioni
dalla finestra di casa o da un piccolo balcone.
Ovviamente la maggior apertura, a parita' di costo, del riflettore, da' a
quest'ultimo il vantaggio di una maggior luminosita' che e' importante nel caso
in cui si voglia affrontare l'osservazione di oggetti diffusi (nebulose
diffuse, nebulose planetarie, galassie, comete) e la fotografia sia di pianeti
che di altri oggetti celesti.
Tipo di Osservazione
Un caso particolare e' quello dell'osservazione del Sole, dove e' da preferire
comunque un rifrattore.
Tipo di Montatura
Il tubo ottico dei telescopi astronomici e' sostenuto da un supporto
meccanico che consente il puntamento in tutte le direzioni, la montatura.
I tipi di montatura attalmente usati si possono suddividere in due tipi:
- montatura altazimutale
- montatura equatoriale
Montatura Altazimutale
La montatura altazimutale, molto semplice ed economica, consente il
movimento del telescopio nelle direzioni orizzontale (parallela all'orizzonte)
e verticale (perpendicolare all'orizzonte).
Questa montatura e' adatta solo per uso visuale, anche terrestre, e viene
fornita in genere con i telescopi più piccoli ed economici.
Può essere dotata di moti micrometrici per facilitare il
posizionamento di precisione del telescopio.
E' inadatta alle osservazioni a forti ingrandimenti a causa della sua
inadeguatezza ad inseguire il moto apparente degli oggetti celesti,
quasi impercettibile ad occhio nudo ma evidente durante le osservazioni
telescopiche.
Montatura Equatoriale
La montatura equatoriale e' più complessa ed e' caratterizzata da
due assi di movimento uno dei quali e' inclinabile in modo tale da renderlo
parallelo all'asse di rotazione della Terra.
Ruotando con moto uniforme (manualmente o tramite un motore elettrico)
questo asse inclinato si riescono ad annullare gli effetti del moto di
rotazione terrestre, e ne consegue una notevole comodita' osservativa.
Le montature equatoriali si dividono in due tipi principali:
- montatura alla tedesca
- montatura a forcella
Entrambe queste montature sono efficaci e comode, ed offrono moti
micrometrici manuali o motorizzati.
La montatura equatoriale dotata di moto orario mantiene gli
oggetti celesti al centro del campo per un tempo indefinito ed e'
perciò indispensabile per le osservazioni più impegnative
a forti ingrandimenti oltre che per praticare la fotografia astronomica.
Inoltre la montatura equatoriale e' dotata di cerchi graduati utili
per il puntamento degli oggetti celesti di cui si conoscano le coordinate.
Costruzione
La costruzione di un telescopio e' una attivita' relativamente complessa.
Formule
Di seguito un elenco di formule generali utili, con di seguito i simboli
utilizzati nelle formule:
- D diametro dell'obiettivo
- d diametro dell'oculare
- Fl lunghezza focale dell'obiettivo
- fl lunghezza focale dell'oculare
- M ingrandimento (Magnification)
Formula di Dawes
Pr = 120 / D (mm)
Ingrandimento dalle lunghezze focali
M = Fl / fl
Ingrandimento da diametro e pupilla di uscita
M = D / d
F/number - focal ratio
f/ = Fl / D